Nella progressione speleologica le corde sono un elemento fondamentale e per poterle usare è necessario conoscere i vari nodi che si adattano meglio alle varie situazioni che si possono presentare nella progressione. I nodi vengono impiegati sia nelle attrezzature individuali, sia in quelle collettive. Conoscere i vari nodi e le loro varie caratteristiche permette allo speleologo di scegliere quelli che si adattano meglio alla situazione, ottenendo una progressione più sicura e semplice.
Alcuni nodi sono molto specifici, altri invece si adattano a più situazioni, in più esistono più nodi per la stessa funzione; Nella scelta dell'utilizzo di un nodo bisogna tenere conto di alcuni punti fondamentali:
Terminologia:
Punti su cui fare attenzione durante la realizzazione di un nodo:
I nodi si suddividono in 4 grandi famiglie:
Il nodo Barcaiolo è un nodo di vincolo molto veloce è facile da realizzare.
Conosciuto anche con il nome di nodo Parlato.
Utilizzo:
Il nodo Bolina è un nodo utilizzato negli ancoraggi semplici.
Conosciuto anche con il nome di Gassa da Mante.
Utilizzo:
Il nodo Bolina Doppio è un nodo utilizzato negli ancoraggi paralleli che utilizza poca corda, o in quelli singoli permette di "risparmiare" un moschettone.
Utilizzo:
Il nodo Bolina nel doppino è un nodo di vincolo, non è molto utilizzato.
Utilizzo:
Il nodo a Farfalla è un nodo di vincolo, utilizzato principalmente nei traversi
Utilizzo:
Il nodo Fettuccia è un nodo di giunzione utilizzato con le fettucce
Utilizzo:
Il nodo Guide con Frizione è un nodo di ancoraggio, forse il più utilizzato.
Conosciuto anche con il nome di Otto o Savoia.
Viene utilizzato anche come nodo di giunzione nella versione inseguita.
Utilizzo:
Il nodo Guide con Frizione Doppio è un nodo per gli ancoraggi paralleli.
Conosciuto anche con il nome di nodo Coniglio (per via delle 2 gasse) o nodo del Soccorso.
Utilizzo: